Descrizione Progetto
Olda (800 m slm) – San Bartolomeo ( 870 m slm) – Ponte di Salzana (950 m slm) – Grotta dei Partigiani ) 1.000 m slm) – Olda
Olda – San Bartolomeo: 20 min
San Bartolomeo– Ponte di Salzana: 20 min
Ponte di Salzana – Grotta dei Partigiani: 15 min
Grotta dei Partigiani – Olda: 50 min
Zona:
Prealpi Lombarde – Val taleggio
Tipo di itinerario: A/R
Difficoltà: E (per escursionisti)
Tempi di percorrenza: 2 ore circa
Partenza:
Olda,”Il Borgo zen”(800 m)
Punto più elevato: Grotta dei Partigiani(1000 m)
Arrivo: Olda,”Il Borgo zen”
Partendo da Olda il Borgo zen si sale lungo la strada asfaltata fino a San Bartolomeo ( la chiesa ) verso Reggetto. appena sopra le casette poste dietro la chiesa ci sono indicazioni per la Madonna di Salzana; il sentiero entra nel bosco con qualche passaggio piuttosto stretto dove prestare attenzione. si raggiunge il ponte sul fiume e poco prima si leggono le indicazioni a sinistra per la salita alla grotta dei partigiani
non si oltrepassa il ponte ma si segue un sentiero appena accennato che quasi subito presenta una biforcazione: tenere la destra costeggiando per un po il lato sinistro del torrente. poi il sentiero si inerpica verso le rocce e si entra in un paesaggio di roccia tufacea, piccole e grandi fenditure che creano caverne ovunque e che a tratti è ricoperta da bellissimo muschio giallo .
questa zona è particolarmente ricca di fauna : volpi, caprioli e camosci sono i padroni; se vi appostate in silenzio è facile notare qualche abitante del bosco.
poco prima della grotta di destinazione vi aspetta una piccola difficoltà: il guado di un torrentello
prestare attenzione passando sulle rocce piuttosto scivolose , questo passaggio è poco praticabile da ragazzini inesperti.
più in su si incontra l’ingresso della grotta accessibile solo bagnandosi i piedi con l’acqua cristallina e gelida.
all’interno il fragore della cascatella, sempre molto ricca di acqua, vi lascia immaginare quale condizione di vita hanno dovuto affrontare i rifugiati del tempo. Appunto chiamata dei Partigiani perché durante la guerra alcuni di loro sfuggirono al massacro grazie a questo rifugio di non facile accesso.